Agrifoglio

Categoria: Le Piante Pubblicato: Lunedì, 28 Luglio 2014

Agrifoglio (Ilex Aquifolium) Famiglia:Aquifoliacee. Detto: Pungitopo maggiore o Alloro spinoso.

agrifoglio bDescrizione: La pianta è un alberello o un arbusto che può raggiungere anche i 10 metri d’altezza, ha corteccia grigia, foglie verdi lucide e fornite di spine ai margini, fiori bianchi e frutti a bacca rossa.

Se ne fa uso per abbellire i presepi e le case nel perodo natalizio, usanza questa che proviene dall’Antica Roma, nella quale ,nei giorni dedicati alla festa del dio Mitra (dal 19 al 25 dicembre) si usava addobbare le ca se e regalare alle persone di rispetto perché si riteneva che scacciasse i demoni e portasse fortuna; in seguito anche i cristiani se ne servirono per il Natale in quanto ricordava la foglia la corona di spine imposta a Gesù e le bacche ricordavano il sangue versato.

L’agrifoglio è usato in medicina, ma è stato quasi abbandonato dalla fitoterapia per il contenuto di ilicina, sostanza molto tossica per gli umani.

Parti usate: foglie, corteccia.

Curiosità:Dioscoride ci ricorda pure:”…Mettonsi le foglie per proibire che i topi non mangino le carni secche, salata, attorno alle funi, a cui si suole appiccare al palco.”, ancora “Vale lo decottione delle radici per mollificare le giunture indurite per dislocazione, imperocché risolve, mollifica le durezze, l’enfiagioni, ristaura la rottura dell’ossa…”. Il Mattioli ci ricorda che a Firenze “…i preti al tempo delle feste ne ornano il verno le chiese loro…” . Plinio scrive che “ piantato l’Agrifoglio nelle ville, o tenuto in casa, assicura dal fascino, dall’incantesimi…”: e ci fa sapere pure che :” Il fiore, come scrive Pitagora, fa congelare l’acqua lasciandosi dentro qualche giorno”.

Per chi volesse usare i prodotti curativi a base di agrifoglio si consiglia di acquistare la tintura in erboristeria, la quale è efficace come antireumatico (20 o 30 gocce in mezzo bicchiere d’acqua)..

Come febbrifugo si prepara in casa un vino di agrifoglio, nel seguente modo: 10 gr di foglie secche poste a macero in 50 gr di alcool a 60° per 2 giorni, si allunga poi con 1 litro di vino bianco, dopo ancora 2 o 3 giorni si filtra e si conserva per l’uso, si beve a bicchierini durante il giorno (3 o 4 bicchierini).

ATTENZIONE!!! Gli usi e le applicazioni sono indicati solo a mero scopo informativo, per cui si declinano tutte le responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico, alimentare, per i cui usi bisogna sempre richiedere il consiglio del medico farmacologo.

 

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