Calendula

Categoria: Le Piante Pubblicato: Lunedì, 28 Luglio 2014

Calendula ( Calendula Officinalis L.) Famiglia: Asteraceae. Altri nomi: Calta.

                   Nomi regionali: Calendola, Callandue, Margarita, Courtesua, Fior dë mortë, Calenna, Riloggiu di pilligrini, Fiore de cada mese, Sposa d’estate, Solsequia.

 

calendula 1calendula Descrizione: Pianta erbacea annuale, raramente biennale, spontanea, ma anche coltivata per scopi ornamentali ed officinali, alta fino a 60 cm, cosparsa di peli,pubescente. Radice fusiforme, munita di radichette fibrose.

 

Fusto eretto, ramificato. Foglie oblunghe, piuttosto carnose, di colore verde- verde chiaro, le basali in particolare con attenuato picciolo e margine intero e disposte a rosetta; quelle cauline sono alterne, spatolate, con margine brevemente dentato.

 

Fiori disposti in capolini, solitari, lungamente peduncolati, di colore giallo-arancio, ricurvi verso il basso dopo la fioritura, di grandezza di cm 2 o 3. Il frutto è un achenio, bianco-grigiastro, liscio, arcuato con due punte sul dorso.

 

La fioritura avviene ogni mese, da qui il nome della pianta Calendula, cioè a cadenza mensile.

 

Parti usate: Fiori e foglie. I fiori si raccolgono preferibilmente in aprile-giugno e in settembre-novembre. Le foglie si usano in cucina insieme con altre erbe.

 

I fiori principalmente in medicina.

 

Contenuti principali: Acidi organici (salicilico, caffeico), acidi fenolici, betacarotene, flavonoidi, triterpeni, lattoni, fitosteroi, campestrolo, saponoidi, resina, mucillagine, sali minerali, olio essenziale.

 

Proprietà: Per i suoicontenuti è regolatore delle mestruazioni e calmante dei loro dolori; depurativo, sudorifico, ipotensore per la vasodilatazione periferica, diuretico, stimolante, antitumorale, antisettico e cicatrizzante.

 

È indicato: Uso interno: Insufficienza e dolori mestruali, congestione epatica, scrofola, ulcere gastriche e intestinali, tumori dell’utero e dello stomaco;

 

Uso esterno: Tumori ulcerati, verruche, screpolature, geloni,piaghe, adeniti e mastiti, foruncolosi, ascessi, eczema, scottature, irritazione cutanea.

 

Modalità d’impiego: Uso interno: Infuso preparato con un cucchiaio da tè di fiori in una tazza d’acqua bollente, tenendo in infusione per 10 minuti; per fenomeni mestruali somministrare una settimana prima delle mestruazioni; Decotto per i tumori: 30 gr di fiori e foglie in 1 litro d’acqua, bollire per 20 minuti e berne 5 tazze al giorno.

 

Nelle erboristerie e nelle farmacie si trovano in commercio la Tintura madre,

 

l’Alcolaturo al 10%, la Pomata, la Pasta. Inoltre è uno degli ingredienti per la Tisana dai 5 fiori.

 

Curiosità: Nella mitologia greca è associata al mito di Afrodite che addolorata per la perdita di Adone pianse, facendo cadere le lacrime sulla terra dove esse si trasformarono in calendule.   Dioscoride e Galeno la prescrivevano per il malessere delle donne.

 

In cucina le foglie della rosetta si uanocrude o cotte miste ad altre erbe; i fiori   per guarnire piatti di portata; i petali seccati per aromatizzare il vino, che esposto al sole dopo 10 giorni diventa un ottimo aceto.

                     ATTENZIONE!!! Gli usi e le applicazioni sono indicati solo a mero scopo informativo, per cui si declinano tutte le responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico, alimentare, per i cui usi bisogna sempre richiedere il consiglio del medico farmacologo.

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Calmante Depurativo Antitumorale Cicatrizzante