Liquirizia ( Glycyrrhiza glabra ). Famiglia: Leguminose o Papillonacee. Sinonimo: Regolizia.
Dal greco glycys, dolce e rhiza, radice, questa pianta è spontaneamente diffusa nell’Italia centromeridionale ( da noi si trova in grosse quantità lungo il litorale e all’interno: particolarmente diffusa nei territori di Termoli, Campomarino, San Martino in P. e San Giovanni in Galdo, più all’interno.
Descrizione:E’ una pianta erbacea perenne, a sviluppo arbustivo, alta fino a un metro e mezzo; ha fusto legnoso, foglie paripennate lungo il rachine, ed foglia all’apice dello stesso; esse sono picciolate, lunghe e strette (molto simili a quelle dell’acacia, che appartiene alla medesima famiglia), di colore verde intenso; i fiori sono di un bel colore azzurro-volaceo, molto piccoli e posti alle ascelle; essi fioriscono in estate.
I frutti, tipici delle leguminose, sono raccolti in piccoli baccelli contenenti da 2 a 5 semi rotondi.
La pianta ha apparato radicale rizomatoso, grosso, da cui si dipartono stoloni e radici, di colore bruno all’esterno e giallo internamente; le radici sono succose e dolci e particolarmente aromatiche.
Le radici costituiscono il principale prodotto di interesse medico, industriale ed alimentare e si raccolgono in autunno, dalle piante del terzo anno d’età in su. .
Curiosità: La pianta è conosciuta fin dall’antichità dai cinesi e dai greci: Ippocrate la consigliava contro la tosse, come pure Plinio e Dioscoride, oltre che contro la tosse, la consigliava contro i dolori di stomaco e come lenitivo della fame e per addolcire l’umore, come pure per schiarire la voce.
Contenuti:Principio attivo glycirrizina, tannino, acido glicirrizico, asparagina, mannite, amido e zuccheri, uno steroide analogo all’ACTH e al cortisone (scoperto da Costello e Lynn nel 1950, composto che armonizza l’eccesso di estrogeni ) e atropina.
Proprietà: Digestiva, antinfiammatoria del tubo digerente e protettiva della mucosa dello stesso, depurativa, diuretica, rinfrescante, espettorante, corticostimolante, tonico e localmente antinfiammatorio e cicatrizzante.
Parti usate:In medicina popolare si usano sia la radice che le foglie.
Come antibatterico e antinfiammatorio si usano le foglie fresche
Mentre per tutti gli altri usi si utilizzano le radici.
Uso interno: Tosse, bronchite, tracheite, gastrite, ulcera gastrica, spasmi intestinali. Si assume mediante tisane e decotti, utilizzando sia la radice intera o ridotta in polvere o utilizzando l’estratto di radice.
Decotto: 20 gr di radice in 250 gr di acqua, far bollire per 10 minuti oppure:
Tisana: 50 gr di radice per litro d’acqua calda, lasciata a macerare per una 10/12 ore, filtrare e berne a bicchierini.
Contro le tossi: 200 gr di radice sminuzzata in 1 litro d’acqua a 40° (tiepida) infusa per 24 ore, si filtra, si aggiunge 1 kg di zucchero, si scalda a bagnomaria per mezz’ora e si conserva per berne a cucchiaini durante il giorno.
In farmacia e nelle erboristerie si possono acquistare sia l’estratto in polvere che quello liquido ed anche altri preparati in associazione con altre erbe.
Cucina: In cucina si possono preparare dolci, creme, confetti, caramelle, salse e liquori.
Liquore alla liquirizia: ingredienti: 150 gr di liquirizia pura, 1200 gr di acqua, 1200 gr di zucchero, 1 litro d’alcool a 90°.
Preparazione: Tritare a pezzettini la liquirizia e porla in un tegame insieme a 600 gr di acqua intiepidita e tenuta a fuoco lento, mescolando accuratamente il contenuto finché la liquirizia non sarà completamente disciolta; quindi, in un tegame più capiente, versare la restante acqua e lo zucchero, riscaldando a bagnomaria fino a quando lo zucchero non sarà completamente disciolto. Aggiungere il contenuto di acqua e liquirizia in questo tegame e mescolare ancora per qualche minuto. Spegnere e lasciar freddare. Unire l’alcool, mescolando bene. Chiudere ermeticamente in bottiglia e lasciar riposare per 5 giorni. A questo punto il liquore è pronto per essere servito come aperitivo, digestivo ed anche come punch contro il raffreddore.
ATTENZIONE!!! Gli usi e le applicazioni sono indicati solo a mero scopo informativo, per cui si declinano tutte le responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico, alimentare, per i cui usi bisogna sempre richiedere il consiglio del medico farmacologo.
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