Rosa canina

Categoria: Le Piante Pubblicato: Giovedì, 24 Luglio 2014

Rosa canina ( Rosa Canina L. ) FamigliaRosacee. Nomi comuni: Rosa canina, Rosa selvatica, Rosa di macchia, Rosa delle siepi.

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Descrizione: È un arbusto spinoso molto cespuglioso, alto fino a tre metri con fusti legnosi, spesso flessi verso il basso, ricoperti di spine ricurve alla punta e ingrossate all'attacco, di colore rossastro; radici profonde. Le foglie di forma ovata, leggermente appuntite, sono dentate ai margini, lunghe da 2 a 3 cm, brevemente picciolate.

I fiori, di diametro di cm 4-7, muniti di peduncoli possono essere solitari o riuniti a due o a tre con peduncoli più brevi, sono di colore rosa e profumati delicatamente; la corolla è formata da petali bilobati , di circa cm 2 x3 ciascuno, di colore rosa tenue. Fiorisce tra maggio e luglio.

I frutti sono delle bacche di colore rosso vivo munite di lungo picciolo, sono dette cinorroidi , sono abbastanza polposi e contenenti molti acheni ricoperti di peli rigidi.

Della pianta si usano fiori e foglie, ma anche giovani rametti e radici. A primavera si raccolgono i giovani getti e le foglie, i boccioli dei fiori a maggio- luglio, i frutti ( cinorroidi) si raccolgono in autunno quando sono maturi; in autunno anche le radici

Contiene: Vitamine A, B1,B2, C, E, K e P, olio essenziale, acidi organici, tannini, carotenoidi, riboflavonoidi ( principalmente nei frutti).

Si usano fiori e foglie, mentre i frutti, ricchi di vitamina C, si utilizzano per farne marmellate e un liquore.

Proprietà: Tonico ( aumento delle difese immunitarie) nei cambi di stagione, cicatrizzante, lassativo. Per uso lassativo si usano i fiori; per gli altri usi le foglie.

Indicazioni: Glicemia,astenia, litiasi urica, tonsilliti, stati influenzali, faringiti e rinofaringiti, tracheiti, piaghe, ulcere e scottature ( per uso esterno ) e per ifiammazioni urogenitali e stipsi.

Per uso interno: Infusi: Un cucchiaio da tè di fiori o foglie tritate per una tazza d'acqua bollente in infusione per 3 minuti;

Infuso di fiori: una manciata di petali secchi in mezzo litro d'acqua bollente in infusione per 10 minuti, far riposare fino alla temperatura di 40°, dolcificare con miele e berne 3 bicchierini al giorno. L'infuso non dolcificato, è utile come collirio per palpebre infiammate e per farne gargarismi.

Infuso di cinorroidi: 15 gr di cinorroidi freschi privi di semi e di peli oppure 1 cucchiaino di frutti secchi privi di semi e peli, in infusione per 15 minuti in una tazza di acqua calda berne come thè rinfrescante e leggero sedativo.

Decotto di cinorroidi (frutti): una manciata di frutti (25 gr circa) senza semi né peli, essiccati, pestati, in 1 litro d'acqua, bollire per 15 minuti, filtrare e berne a bicchierini ( tre al dì) come calmante, astringente, antianemico, depurativo.

Per uso esterno: Infuso per lavaggi e bendaggi: gr 15 di foglie in un litro d'acqua in infusione per 10 minuti.

È preferibile usare la tintura da usare in soluzione secondo l'istruzione medica.

In erboristeria e farmacia è reperibile la Tintura madre e la Soluzione idroalcolica di cinorroidi,che è molto utilizzata come ipoglicemizzante, antisettico, immunostimolante, lassativo, depurativo e drenante alle dosi e nei modi indicati dal medico e dalle istruzioni allegate alle confezioni di prodotto.

Curiosità: Plinio narra di un soldato romano che, morso da un cane arrabbiato, fu curato con grande giovamento con infusi e impiastri di radici di questa pianta, e per questo detta appunto rosa canina. In medicina è conosciuta già dai greci che la usavano per curare i morsi dei cani e per preparare cosmetici naturali, mentre Dioscoride diceva che giova a tutti i flussi.

ATTENZIONE!!! Gli usi e le applicazioni sono indicati solo a mero scopo informativo, per cui si declinano tutte le responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico, alimentare, per i cui usi bisogna sempre richiedere il consiglio del medico farmacologo.

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