Silene alba

Categoria: Le Piante Pubblicato: Martedì, 22 Luglio 2014

Silene alba ( Silene alba Miller ). Famiglia: Caryphillaceae.

Sinonimi dialettali. Orecchielle, Boccon di pecora, Licinide bianca, Bubbolini,Strigoli, Silene rigonfia, Erba del cucco, Carletti.                                                                         

 

 

 

silene a 7bsilene a.Descrizione: Pianta spontanea erbacea perenne alta fino a 70 cm diffusa in Italia con 60 delle sue 300 specie esistenti al mondo. Il nome le deriva dalla forma a palloncino del fiore e dalla mitologia, secondo la quale, si narra che il dio Bacco avesse un compagno di nome Sileno con una pancia rotonda, appunto simile al fiore di questa pianta. Ma è più verosimile che il nome le sia derivato dal greco sialon che significa saliva ,riferita alla sostanza bianca, attaccaticcia, secreta dal fusto di molte specie del genere: l’appellativo alba che significa bianco, le deriva dal colore del fiore.

La forma è emicriptofita scaposa; la radice fittonata; il fusto è ascendente, ramificato, viscoso e molto villoso. Le foglie sono lanceolate, opposte, sessili, molto villose; a volte, nello stesso nodo fogliare ascellare è presente un fascettino di foglie più piccole.

L’infiorescenza è bipara, con fiori solitari alla fine del peduncolo, lungo circa 3 cm.

I fiori sono pentameri, dioici, quelli femminili si distinguono perché hanno i pistilli sporgenti; il calice è rigonfio; la corolla formata da cinque petali liberi, con unghia e di colore bianco; L’androceo è formato da dieci stami, il gineceo da cinque stili.SEELEN E Vulgaris BISSilene Vulgaris

Fiorisce da maggio a giugno. I frutti sono capsule ovali con dieci denti, deiscenti con molti semi.

Usi: in cucina. Si usano le foglie fresche cotte in minestre o saltate in padella con uova, iin insalata con altre verdure, in risotti, nei ripieni per preparare ravioli; nel Chienti si prepara uno speciale strudel che si consuma il giorno dell’Ascensione.. Inoltre è una delle 27 erbe che entrano nella povera Minestrella , zuppa di verdure, pasto giornaliero dei poveri, in cui attingevano la ‘mpaniccia, pizza di grano turco, cotta sotto la coppa.

Ricette moderne utilizzano questa pianta per preparare vere leccornie, tra cui il Risotto con patate: Occorrente per 4 persone: 4 bicchieri di riso per risotti, 150 grammi di silene ( cimette fresche ), 2 patate medie, 1 litro di brodo ( con dado da brodo), 2 noci di burro, 50 gr di parmigiano reggiano, sale e pepe q.b.

Preparazione: Preparare il brodo vegetale con dado; lavare per bene le cime di silene. Mettere in casseruola 2 bicchieri di brodo e farvi scottare le cime di silene, con le patate spezzettate a cubetti per una decina di minuti; aggiungere ancora due bicchieri di brodo, versare il riso e cuocere a fuoco medio, avendo cura di mestare e di aggiungere ancora brodo all’occorrenza. A fine cottura, aggiungere le noci di burro ed amalgamare, pepare e salare a piacimento. Aggiungere il formaggio parmigiano ed amalgamare bene. Quindi servire caldo.

Tagliatelle della Madonna (ricetta emiliana): Ingredienti per 4 persone: ( pasta ) 350 gr di farina tipo 0, 4 uova; (sugo) 250 gr di Silene alba (chiamati Strigoli o Bubbolini), 1 cipollina o una mezza cipolla grande, 1 carota, 1 costa di sedano, 2 pomodori maturi, 20 pomodorini pachino, mezzo bicchiere d’olio extravergine d’oliva, 30 gr di parmigiano reggiano, 1 noce di burro, sale e pepe q.b.

Preparazione: Pasta: Su un tagliere porre la farina a cumulo e quindi fare il buco in mezzo come per fare la fontanella; rompere le uova e con la forchetta amalgamare la farina finché non venga tutta impastata con le uova; poi continuare ad ammassare con le mani finché non si è ottenuto un impasto compatto e morbido come velluto; mettere a riposare per 10 minuti avvolto in un canovaccio e al fresco (taluni usano riporlo in frigo); quindi stendere la sfoglia, cospargervi un po’ di farina a pioggia e ripiegarla su sé stessa come per fare uno strudel; quindi con un coltello fare tante fettucce di 5 o 6 mm; stenderli sul tagliere avendo cura di allargare le tagliatelle spolverandovi altra farina per non farle attaccare tra loro.

Sugo: Lavare e tritare la verdura, la cipolla, la costa di sedano, la carota, i due pomodori maturi a cubetti, i pomodorini dividendoli in 4 parti.

In una teglia versare l’olio, il trito di erbette e fare ammorbidire per pochi minuti; aggiungere la verdura tagliuzzata e farla appassire; aggiungere i pomodori a cubetto e i pomodorini divisi in 4 e far cuocere a fuoco lento per 30 minuti. Salare a piacere.

In un tegame capiente far bollire l’acqua salata, versare le tagliatelle, avendo cura di liberarle della farina spolverata, far cuocere al dente; scolare la pasta, avendo cura di mettere da parte 1 bicchiere d’acqua di cottura.

Versare la pasta nel sugo tenuto caldo, aggiungere la noce di burro, pepare e spolverare il parmigiano e mescolare finché il tutto non sia ben amalgamato ( se troppo asciutta la pasta, aggiungere il bicchiere di acqua di cottura).

ATTENZIONE!!! Gli usi e le applicazioni sono indicati solo a mero scopo informativo, per cui si declinano tutte le responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico, alimentare, per i cui usi bisogna sempre richiedere il consiglio del medico farmacologo.

                                                                                  


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