Tasso barbasso

Categoria: Le Piante Pubblicato: Martedì, 22 Luglio 2014

Tasso barbasso o Verbasco ( Verbascum Thapsus ). Famiglia: Scrofulariacee.

Il nome deriva dal latino barbascum che significa barbato per la sua caratteristica di essere ricoperta in tutte le parti di peli biancastri, che danno alla pianta una colorazione verde chiaro.

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Descrizione: Pianta erbacea biennale spontanea dei climi temperati, molto diffusa da noi nei terreni sassosi di montagna e lungo i fiumi. Al primo anno forma la rosetta di foglie basali, morbide, pelose; al secondo anno fiorisce in racemi che formano una pannocchia di fiori gialli; il frutto a forma di capsula contiene semi piccoli e rugosi.. Fiorisce tra giugno e luglio e può raggiungere i 2 metri d’altezza.

Curiosità: Conosciuta per le sue virtù curative fin dall’antichità, è considerata nell’erbario come pianta amara.

Ippocrate (460°-377 a C.) la usava per trattare le ferite, mentre Plinio usava una sorta di unguento sia per massaggiare parti infiammate sia per lenire il dolore delle emorroidi.

Anticamente il suo lungo fusto forniva stoppini per le lampade ad olio.

Contiene:glucosidi, flavonoidi,mucillagini, saponina, filesteroli, verbasaponina, esperdina, olio essenziale ricco di (Acidi fenilcarbossilici, acido caffeico, acido protocatechico, acido ferulico, idrati di carbonio, alcaloidi similpapavero).

Proprietà curative: rinfrescante, decongestionante, espettorante, antisettica, diuretica, analgesica, rinfrescante e mucillaginosa.

Usi: Della pianta si usano sia le foglie che i fiori, di odore balsamico, che vanno seccati rapidamente al sole o al calore artificiale moderato e conservati in recipienti ben chiusi, al riparo della luce, la quale toglierebbe le proprietà più importanti ed annerirli.

I fiori e le foglie vengono utilizzate per problemi di tosse, faringite, tracheite, come antinfiammatorio, bronchite, come diuretico, sedativo, emolliente, lenitivo.

Per uso esterno il decotto di foglie utilizzato per detergere piaghe e ferite, per cataplasmi su foruncoli, scottature, emorroidi e geloni.

L’infuso ottenuto mettendo 20 o 30 gr di fiori o foglie (secchi) in 1 litro d’acqua bollente e lasciato a riposare per 20 minuti, filtrato e dolcificato, bevuto caldo in tazzine ( 2 0 3 al giorno), si consiglia come espettorante e diuretico.

Il decotto si ottiene facendo bollire per 10 minuti le stesse quantità in un litro d’acqua, filtrando accuratamente con una garza o un panno per impedirne il passaggio dei peli, e berne caldo e zuccherato in tazzine, si consiglia contro le infiammazioni della bocca e della gola.

Ancora più efficace il decotto ottenuto con una pari quantità di foglie di malva.

Come espettorante è utile pure un decotto di fiori e foglie secche di tasso barbasso (gr 10), fragola (gr 2), malva (gr 2) bollite in 600 gr di acqua per 10 minuti; filtrato e zuccherato.  

Lo stesso decotto è buono anche contro le emorroidi.

Le foglie possono essere aspirate come il tabacco per lenire il mal di testa prodotto da raffreddore.

Le foglie secche usate come tabacco possono essere fumate, sotto forma di sigarette o semplicemente aspirate, facendole bruciare direttamente su una piastra infuocata o sui carboni ardenti sono utili contro la tosse asmatica.

In commercio si acquistano unguenti di tasso barbasso da usare come cicatrizzante ed altri preparati ottimi per gli usi predetti e per combattere insonnia, tossi di origine nervosa, come antispasmodico nei dolori nevralgici e nelle coliche biliari.

Curiosità: Dioscoride scriveva:” La radice è costrittiva: il perché si dà ella con vino alla quantità d’un dado nei flussi del corpo. La sua decottione giova a i rotti, a gli spasimati, a i fracassati e alla tosse antica, e lavandosene la bocca, mitiga il dolore dei denti. Il verbasco, che produce il fiore aureo, tinge i capelli e messo in qual si voglia luogo tira a sé le tignole… la decottione delle frondi fatta nell’acqua conferisce ai tumori e infiammazioni de gli occhi…

ATTENZIONE!!! Gli usi e le applicazioni sono indicati solo a mero scopo informativo, per cui si declinano tutte le responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico, alimentare, per i cui usi bisogna sempre richiedere il consiglio del medico farmacologo.

 

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