Sopra Civita

Categoria: Poesia in lingua Pubblicato: Venerdì, 31 Luglio 2015

           SOPRA CIVITA        

             Sui rami spogli del melo

             fremono al vento le piume gli uccelli.

             Piatta la campagna si distende

             tra le macchie viola dei boschi

             che si perdono all’orizzonte.

             Squallido e fosco

             si torce il Biferno lontano

             di là da Boiano.

             Fragore non odo

             dell’acque copiose,

             né lavandaie dai petti

             fiorenti chine io vedo.

             Acque chiare d’un tempo

             dove siete? Chi vi disperse

             per altre contrade tradendo

             l’amore dei pentri assetati?

             Vorrei fermare pensieri

             e non riesco

             chè deboli si disperdono

 come la luce fioca che cede

 alle ombre della mia sera.

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